mercoledì 21 maggio 2008

Gemini: 200 lavoratori a rischio!


In gravi difficoltà il call center che gestisce il 187 della Telecom.
La compagnia telefonica: «Nessun calo del traffico»
A rischio 200 buste paga della Gemini
Comunicato dei vertici ai sindacati: è crisi societaria

dall'Unione Sarda (Andrea Artizzu)

Calo del volume dei traffici Telecom. Circa 200 dipendenti del call center di Pirri rischiano per la quarta volta di perdere il lavoro. La notizia arriva con la delicatezza di un siluro: 200 dipendenti della Gemini sono di troppo e vanno licenziati. Una doccia gelata sul già disastrato mondo dell'occupazione cagliaritana. Gli esuberi nel call center che risponde al 187 della Telecom sono stati comunicati dai vertici aziendali ai sindacati in un incontro che si è tenuto lunedì sera. E da ieri i 500 dipendenti sono in stato di agitazione e presidiano i cancelli della palazzina della Circonvallazione di Pirri che ospita la società. Oggi sono in programma assemblee tra i lavoratori.

LA MAZZATA Non è la prima volta che la scure della crisi, che fa rima con diminuzione del personale, si abbatte sul call center. In altre quattro occasioni i dipendenti della Gemini (430 assunti a tempo indeterminato e circa 70 interinali), nata da una costola di Video on line, hanno sentito sul collo il fiato gelido del licenziamento. A dir la verità, nessuno immaginava che si arrivasse a questo punto: da oltre un anno tutto andava a gonfie vele. La società sembrava solida e aveva assunto nuove leve, regolarizzato i precari e programmato nuove buste paga. Poi la mazzata. La motivazione ufficiale: diminuzione del traffico della compagnia telefonica. «La direzione di Gemini ha affermato che gli attuali volumi di attività Telecom generano perdite non sostenibili», afferma Alessandro Milia, della segreteria Fistel-Cisl. «Passività che mettono in discussione la continuità della struttura di Cagliari con l'attuale numero di dipendenti, palesando un esubero di circa 150/200 dipendenti». I lavoratori e i sindacati si sentono traditi dal mancato rispetto di accordi e promesse. Per questo «ritengono inaccettabile il comportamento dell'azienda, che ha affermato la sostenibilità della struttura di via Montecassino».

I presupposti erano ben altri, anche perché la società aveva firmato «importanti accordi di sviluppo basati a suo dire su impegni concreti da parte del committente Telecom Italia. Intese che oggi dichiara di non essere in grado di ottemperare». Insomma, se non arrivano novità positive in tempi brevi, il futuro dei dipendenti Gemini è nero pece. «L'azienda nell'incontro di lunedì - continua Alessandro Milia - ci ha comunicato che le commesse non coprono più i costi. Negli ultimi cinque mesi le perdite sfiorano i 900 mila euro».

Una situazione di stallo che rischia di precipitare da un momento all'altro. «La Gemini - afferma il sindacalista - ci ha detto che se entro il due giugno la Telecom non garantirà un aumento del traffico sarà costretta a licenziare 200 dipendenti».

LA GEMINI Federico Caboni è il responsabile del call center. Conferma il calo dei volumi di traffico da parte della Telecom. Per parlare di futuro e crisi rimanda alle 14 di oggi, quando a Roma incontrerà i vertici della compagnia telefonica.

LA TELECOM All'ufficio stampa di Milano della Telecom cascano dalle nuvole. Ai rappresentanti della compagnia telefonica non risulta alcuna diminuzione così drastica dei traffici telefonici. Anzi, fanno sapere che i nuovi vertici stanno riorganizzando l'azienda e puntano molto sui servizi al cliente forniti dai call center.

La protesta: Il presidio per difendere il lavoro
Fuori dai cancelli della palazzina sulla Circonvallazione di Pirri, di fronte all'Iperstanda, sventolano le bandiere dei sindacati. Un gruppo di dipendenti Gemini presidia l'ingresso. Lo stereo di una Fiat Punto azzurra spara musica a tutto volume per rendere meno dura l'attesa. I lavoratori della società che gestisce il 187 della Telecom sono temprati: per la quarta volta in pochi anni rivivono l'incubo del licenziamento. Diletta Mureddu, 29 anni, cagliaritana, distribuisce volantini ai colleghi. «Questa bomba è arrivata a ciel sereno. Ormai non ci spaventa più niente, ma l'azienda ci ha comunicato che se entro il 2 giugno la situazione non cambierà sarà costretta a tagliare». Alessandro Masu, 32 anni di Decimoputzu, ha un sogno. «Avere una casa e dei figli». Ma vive ancora a casa dei genitori. «Sono stato assunto part time al 90 per cento (36 ore settimanali) e guadagno circa 950 euro al mese. Non sono tanti, ma mi permettono di sopravvivere. Se dovessero mancare all'improvviso sarebbe un disastro». Valentina Cocco, di Cagliari, ha 44 anni: «Con meno di mille euro devo pagare l'affitto, la macchina e i costi per vivere. Se mi licenziano come faccio a riciclarmi in un altro posto di lavoro?».

17 commenti:

Anonimo ha detto...

ogni anno sempre la stessa storia che palle!!! non ci crede più nessuno!!!

Anonimo ha detto...

allora??? questa cena quando la si fa??? magari ci si invita anche gli amici della gemini, no?

Anonimo ha detto...

Durante la festa si può lanciare la raccolta di euro per la costituzione di un fondo per gestire forme di aiuto e di lotta a favore dei precari.
Cosa ne dite?

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo. Sarebbe un ottima forma di soccorso collettivo, ma secondo te, da dove potrebbero uscire gli euro da una cena di precari??? :)

Anonimo ha detto...

si inizia anche con 5 euro e si mettono in cassa; si attiva la solidarietà tra tutti i callcenter; si sensibilizzano singole strutture ( perchè no, quelli del sindacato, dei partiti, delle organizzazioni di categoria, etc.); si assicura un minimo di assistenza gratuita di vario tipo( legale? del lavoro? commerciale? etc.) attraverso contatti e convenzioni con studi e professionisti ed agli stessi si chiede non solo la prestazione gratuita ma anche una qualche forma di contribuzione - cosa ci guadagna il professionista o lo studio? una evidente pubblicità oltre alla costruzione di relazioni e contatti.
Comunque altre idee si potrebbero mettere insieme.
Mi pare che quello che fate potrebbe ampliarsi ancora di più a sostegno del precariato ma credo che serva non solo"aprire una finestra" ma studiare, analizzare, conoscere, testare, monitorare il fenomeno(precariato)e proporre ( in alcuni casi anche offrire) servizi e ipotesi di soluzione.
Un solo esempio e poi vi saluto: perchè non studiare ( ecco il bisogno di ricercatori e di un minimo di fondi e di disponibilità da parte di professionisti) una prima legislazione tutta sarda ( competenza consiglio regionale)per fronteggiare l'istituto del precariato e definire nel concreto tutta una serie di coperture contrattuali? perchè non analizzare una ipotesi di gestione collettiva ( ad opera di precari) di call center aperti al mercato ma anche al sistema delle autonomie locali ed al "mercato" dei servizi sociali?
Qualcosa si può pensare quando si è giovani e la voglia di cambiare il mondo ad iniziare dal "proprio mondo".Vorrei leggervi.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo hai ragione,
uno degli obbiettivi della cena, è creare una rete orizzontale e informale, una comunità di solidarietà e di lotta che ci colleghi con tutte le realtà dei call center cagliaritani.

Sarà difficile, ma cercheremo di seguire il tuo consiglio. Metteremo una scatoletta di cartone all'entrata del circolo, l'ingresso è libero, e ognuno se vuole puè mettere qualcosa. msecondo me se va bene raccoglieremo 10 euro.

Sulla sensibilizzazione delle singole strutture, dal sindacato, ai partiti, alle organizzazioni di categoria bisogna andarci cauti. coinvolgendo i Partiti non vorrei incutere la paura della strumentalizzazione partitica. Un rischio che esiste sempre.

Sui Sindacati sono d'accordo con te, infatti proprio in questo momento stiamo cercando di invitare alla cena anche i ragazzi delle RSA di Gemini.

Queste cene dovrebbero avere una cadenza costante, magari una volta al mese, e da questa comunicazione alla pari, strutturarci in maniera permanente.

Vorrei chiederti cosa intendi quando scrivi:
"si chiede non solo la prestazione gratuita ma anche una qualche forma di contribuzione"
lo dici nel senso che ci potrebbero finanziare la rete dei precari?

Sul rapporto con i sindacati, pensiamo che il loro ruolo sia fondamentale, assieme a loro, potremmo ricercare e sperimentare forme nuove di intervento nei conflitti sociali.

Anonimo
Ma tu perchè non partecipi alla nostra cena?

Anonimo ha detto...

andate a fare in culo!
i miei soldi me li sudo!!

Anonimo ha detto...

Lo so bene,costo pure caro all'ora;sei la + cara di viale Elmas!

Anonimo ha detto...

vaffancolo

Anonimo ha detto...

E' tutta una presa per il culo, l'ennesima.
Tutto questo casino serve soltanto a ridurre le ore di lavoro.
Ai sindacati proporranno un'alternativa ai licenziamenti, ossia passare tutti a 24 h, questo migliorerà le casse dell'omega (niente 626 - niente buoni pasto), e seguirà un condizionamento a mio parere imposto dalla stessa Telecom, che preferisce che i suoi operatori non lavorino per più di 4 h consecutive sulle linee, perchè a loro dire oltre le 4h il servizio diventa scadente.
E noi ce la prenderemmo in quel posto come al solito.

Anonimo ha detto...

L’UNIONE SARDA

Tlc. Si sono chiusi ieri a Capitana i lavori della conferenza organizzativa della Uil Comunicazione

«Servono regole certe per i call center»

Il settore dell'Ict (Information comunication technology), nel 2007, ha registrato a livello nazionale una
crescita inferiore a quella globale. Se rispetto al 2006 la spesa per gli investimenti nel comparto, a livello
mondiale, sono aumentati del 5,5%, in Italia la crescita è stata dello 0,9% rispetto al 2% dell'anno
precedente. I dati sull'andamento del settore sono emersi nel corso della seconda conferenza nazionale di organizzazione della Uil Comunicazione che si è chiusa ieri a Capitana, nel litorale quartese. Al centro deldibattito dei 400 delegati soprattutto il settore dei call center, dell'emittenza televisiva, dei poligrafici nei
quotidiani e dei professionisti dei settori cinematografico, teatrale e audiovisivo.

TLC Anche le telecomunicazioni, nel 2007, hanno registrato una crescita molto contenuta (0,4% rispetto
al 2,1% del 2006), che ha interessato sia la telefonia fissa (-1,3%), sia quella mobile in calo del 2,7% rispetto al 2006. «Lo scorso anno si è contraddistinto per una fase di transizione», ha spiegato Giorgio Serao, della segreteria nazionale della Uil Comunicazione, «segnato da una forte competizione sui prezzi e
tariffe e da interventi legislativi e regolatori quali l'abolizione dei costi di ricarica e la riduzione dei costi di terminazione e roaming che hanno determinato una situazione di stagnazione».
CALL CENTER Nell'isola, l'emergenza del settore viene rappresentata dai call center. «Il primo nodo da
affrontare è quello di Gemini, che lavora su commesse Telecom: l'ex azienda pubblica aveva promesso di
aumentare le commesse, cosa che non è avvenuta», spiega Tonio Ortega, segretario generale della Uil
Comunicazione in Sardegna, «si rischiamo duecento esuberi e abbiamo chiesto un incontro con i vertici nazionali di Telecom».

Il settore dei call center, tuttavia, attende chiarimenti normativi su tutto il territorio nazionale. «La circolare Damiano», aggiunge il segretario nazionale Bruno Di Cola, «ha portato novità, ma manca l'impegno delle aziende che esternalizzano il lavoro. Devono farlo solo sulla base di regole ben determinate. Gli appalti dovranno garantire la regolarità dei rapporti di lavoro e l'eliminazione del massimo ribasso, perché altrimenti rischia di restare fuori mercato proprio chi rispetta le regole».

Anonimo ha detto...

quindi com'è finita ??

Anonimo ha detto...

era tutta una farsa organizzata per bene con i giornali.. ma ignorata dai dipendenti che ne son venuti a conoscenza dai media .
il lavoro come TUTTI sanno e' TROPPO , propongono a noi lo straordinario e bocciano le ferie per il troppo lavoro e giornali e sindac parlano invece di tuttaltro per poter bussare alle porte di non so chi e chiedere l'elemosina forse ?
le risposte datevele da soli.. non e' difficile arrivarci .
siamo ottimisti , al mondo c'e' di peggio , quindi sorridete per la barzelletta dell'anno 2008

Anonimo ha detto...

mandateli a cagare i sindacati che vi prendono x il culo!

Anonimo ha detto...

SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTel - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM - UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione

A S S E M B L E E dei LAVORATORI
L U N E D I 9 G I U G N O

A seguito dell’incontro tenutosi il 5 giugno tra le Rsa di Gemini e l’azienda, le Organizzazioni Sindacali Slc-Cgil Fistel-Cisl e Uilcom-Uil convocano le assemblee dei lavoratori per lunedì 9 giugno.

Si rende urgente condividere con i lavoratori l’attuale condizione aziendale e la conseguente linea assunta dall’azienda in questi ultimi giorni.
Benché l’azienda dichiari che le trattative con Telecom sono ancora in corso e tese alla definizione dei nuovi volumi e nuove lavorazioni, la stessa azienda si dimostra poco attenta, anche alla luce dei risultati raggiunti (con la sperimentazione) nei mesi di marzo-aprile-maggio, alle richieste dei lavoratori e dei sindacati.

Riteniamo SUPERFICIALE il modo di affrontare lo stato di emergenza attraverso una turnistica totalmente nuova, pubblicata settimana per settimana, e che congela tutti gli accordi precedenti in materia di istituti contrattuali, ovvero ferie e permessi, e agevolazioni che da tempo venivano applicate per le lavoratrici mamme.
Riteniamo INACCETTABILE il procedere in maniera unilaterale dell’azienda, senza il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali in azienda, se non a turni già fatti e difficilmente modificabili.

Benché si comprenda bene che la situazione attuale costringa l’azienda a operare delle “rivoluzioni” per arrivare ad una conclusione positiva della trattativa con il Cliente Telecom, che possa garantire il futuro dell’intera struttura di via Montecassino, lo sforzo e il peso di queste manovre NON PUO’ ESSERE CARICATO esclusivamente sui lavoratori.

È INACCETTABILE che non si ricerchino soluzioni REALMENTE EFFICACI e CHE NON GRAVINO TOTALMENTE SUI LAVORATORI, in attesa che si concludano le trattative tra Omega e Telecom.

I lavoratori di Gemini oggi vengono invitati a stringere i denti e a sopportare un sacrificio. Lo stiamo facendo da troppo tempo, troppi anni, e Omega, un anno fa, aveva garantito interventi concreti per evitare che simili situazioni si ripetessero, e per rilanciare l’intera struttura.

I LAVORATORI, LE OO.SS. si sono da subito mobilitate per sensibilizzare il COMMITTENTE a mantenere le promesse di attività in grado di supportare la struttura e ora, che qualcosa sembra orientare questi sforzi verso una positiva risoluzione della crisi aziendale, sembra che invece che portare maggiore serenità ai lavoratori, ne sia fonte di ulteriore sofferenza a causa delle scelte operate dall’azienda.

In questo stato di cose , le OO.SS. convocano
LE ASSEMBLEE DEI LAVORATORI PER LUNEDÌ 9 GIUGNO
SECONDO I SEGUENTI ORARI:

10:00-11:00 11:30-12:30 16:00-17:00 17:30-18:30 19:00-20:00

Cagliari, 6 giugno 2008
Le Rsa Gemini e le Segreterie Territoriali

Anonimo ha detto...

BOZZA VERBALE INCONTRO

In data 10 giugno 2008 si è tenuto l’incontro (confermato nella giornata del 9 giugno alle ore 13:00) tra Azienda e OO.SS. per l’analisi delle generali condizioni aziendali e di possibili interventi sulla turnistica.

Presenti, per la parte aziendale:
- il Sig. Federico Caboni;
- il Sig. Sergio Mongittu;
- il Sig. Luca Onorato:

per parte sindacale:
- SLC–CGIL:
o Diletta Mureddu;
o Valentina Cocco;
o Gianluca Meloni;

- FISTel-CISL:
o Francesca Manis;
o Alessandro Milia;
o Claudio Gitani;
o Emanuele Bisio;

- UILCOM-UIL:
o Andrea Zucca;
o Pierpaolo Secchi;
o Alessandro Masu.

PARTE AZIENDALE:………

Le OO.SS:

In apertura d’incontro le OO.SS. rilevano la richiesta aziendale di revoca dello Sciopero indetto dalle OO.SS., e votato dalle Assemblee del 9 giugno 2008, in quanto l’azienda evidenziava che il tavolo della trattativa della settimana scorsa risultava ancora aperto, come dichiarato dalla mail alle OO.SS. ricevuta in data 9 giugno c.a. alle ore 13:00.

Le OO.SS. valutando la necessità di ricercare soluzioni all’attuale pubblicazione unilaterale aziendale, nell’ottica di risolvere tutte le criticità riscontrabili nell’attuale turnistica e generanti il malessere e disagio emerso nelle Assemblee dei lavoratori, hanno ritenuto opportuno revocare la proclamazione di Sciopero.

In apertura d’incontro, le OO.SS. hanno ribadito il forte disagio manifestato dai lavoratori e l’urgenza di definire una turnistica che, pur ottemperando alle mutate necessità dichiarate dall’azienda, sia strutturata nel rispetto di tutti gli Accordi sottoscritti, tenga conto delle esigenze dei lavoratori, il tutto all’interno dei necessari e corretti confronti tra azienda e OO.SS..

L’azienda nel convenire con quanto espresso dalle OO.SS., ha confermato che i volumi di traffico del mese di Giugno non rientrano nei volumi previsti per la risoluzione della dichiarata crisi aziendale, ma fanno parte del traffico utile al sostentamento societario in attesa della conclusione delle trattative ancora in corso tra azienda e Telecom Italia.
Relativamente ai volumi del mese di Giugno, l’azienda ha evidenziato un incremento dei presidi nei giorni feriali con diminuzione dell’attività nel weekend.

Alla luce di quanto emerso, dopo un approfondito confronto tra staff aziendale e OO.SS, l’azienda accoglie gli interventi delle OO.SS sulla griglia turni così strutturati:

1. pubblicazione entro il giorno 11 giugno 2008, delle restanti 2 settimane di turni di Giugno;
2. eliminazione dei turni da 8 ore (salvo i NAT in cui era previsto da rotativo);
3. applicazione del Piano Ferie e delle Ferie/Permessi già accolti;
4. ripristino dei 3 permessi per NAT, comprensivi anche delle richieste accolte e richiamate al punto 3;
5. accoglimento delle adesioni dei lavoratori che manifesteranno la volontà di essere inseriti su una griglia con turni da 8 ore su 5 giorni e 2 Riposi, presumibilmente inseriti il Sabato e la Domenica.

Inoltre, l’azienda dichiara che le trattative con la committenza sono orientate all’acquisizione di attività Business, Micro-Business e Mobile.
L’azienda ha inoltre dichiarato che nei prossimi giorni riceverà da Telecom Italia i forecast relativi ai volumi di traffico dei mesi da Luglio fino ad Ottobre, sui quali le OO.SS. hanno ribadito la necessità, nel rispetto degli Accordi sottoscritti, di attivare immediati incontri per la definizione di una strutturata programmazione della turnistica dei prossimi 4 mesi.


Nell’ottica del quadro così illustrato dall’azienda, anche in relazione alla conferma aziendale dell’incontro del 18 giugno 2008, in Confindustria, tra Management Aziendale e OO.SS. per la definizione dell’attuale crisi aziendale, le OO.SS. hanno sottolineato la necessità di attivare immediatamente ancora prima della suddetta data, una serie d’incontri orientati alla definizione della possibile turnistica da Luglio ad Ottobre 2008.

Anonimo ha detto...

a oggi 17/09/08 nulla di fatto, TUTTE PAROLE AL VENTO, PROMESSE DELL'AZIENDA MAI MANTENUTE, NEGANO I PERMESSI FINO A SETTEMBRE, POI FORSE A OTTOBRE NE CONCEDERANNO DUE PER GRUPPO, CI IMPIEGANO 4 MESI PER RIPARARE DEI CESSI CHE AVEVANO SOLO BISOGNO DI UNA MANO DI SILICONE, IN AREA E' PIENO DI MONITOR GUASTI CHE TI FANNO PERDERE LA VISTA E NON PARLIAMO DELLE SEDIE CHE E' MEGLIO.
NOI LAVORATORI CONTINUIAMO AD ACCETTARE TUTTO E DI PEGGIO PER DISPERAZIONE PER L'ELEMOSINA DI 750 EURO AL MESE.