domenica 21 giugno 2009

L'UMILTA' DI DIRE BASTA


di Marco Patruno



Il ministro Sacconi ha affermato davanti alla platea dei giovani di confindustria che i laureati italiani dovrebbero adattarsi a fare lavori umili, come imbianchini e operai come se non bastassero i migliaia e migliaia di ragazzi che sono impiegati nei call center. http://www.confindustria.it/. I call center sono delle moderne catene di montaggio, e gli operatori call center sono a tutti gli effetti dei operai del ventunesimo secolo, soltanto che gli attrezzi del mestiere non sono un pennello o uno scalpello, ma un computer, una cuffia, una cannuccia, una sceneggiatura, le tue dita e la tua voce…. I contratti applicati, a volte, sono ai limiti della legalità. L’intensità del lavoro e i controlli in un call center di medie dimensione è infinitamente superiore a qualsiasi altro lavoro, e la paga è infinitamente inferiore ad altri settori, per non dire inesistente. In un call center esiste un robot questo robot si chiama uomo o donna. Quindi possiamo affermare che i giovani fanno lavori umili, anzi umilissimi... http://it.wikipedia.org/wiki/Call_center

Il problema è opposto. E che questa condizione di adattamento a svolgere mansioni umili per i laureati italiani diventa spesso una condizione permanente che non ti lascia più prospettive di crescita professionale e futuro. Il problema è proprio il troppo adattamento del laureato.
Perché il laureato deve fare i conti con quella che possiamo considerare una delle “invenzioni” di questo secolo. La carriera. Proprio così, avete proprio capito bene miei cari lettori: la carriera. http://it.wikipedia.org/wiki/Carriera . Fuori dai nostri pensieri comuni e dai bei discorsi politici, ci sono fior e fior di professionisti delle risorse umane volti a fare delle valutazioni e scelte basandosi su l’unico strumento che hanno a loro disposizione di te: il tuo curriculum. E il curriculum traccia non soltanto il tuo percorso professionale passato, ma potrebbe tracciare anche tuo cammino futuro. Con il curriculum e il concetto di carriera difficilmente puoi scacciare il tuo passato lavorativo come possiamo fare con una palla di carta che abbiamo arrotolata per poi buttarla nel cestino. http://www.ilcurriculum.net/. Inoltre qualcuno di voi, mi deve rispondere quale eresia esiste nell’idea che un giovane che ha deciso di investire tempo e sudore nello studio non possa aspirare a migliorare la propria condizione socio – economica? perché non può sperare di fare un mestiere differente da quello di suo nonno, di suo padre, dei suoi fratelli ….? http://it.wikipedia.org/wiki/Mobilit%C3%A0_sociale.%20Scusate, dimenticavo che il nostro paese è quello dove la meritocrazie è un utopia. Dove la mobilità sociale è un illusione sventolata soltanto e unicamente nei periodi dei reality show o sui giornali di gossip e il successo è l’unica forma di autoaffermazione. http://www.meritocrazia.com/index.php?option=com_content&view=article&id=62&Itemid=67 . Ma come vi ho detto, il problema è diverso. Il problema è il nostro troppo adattamento. L’adattarci a fare stage gratuiti e sottopagati, accettare pseudo – contratti volti ad eludere dei contratti veri e propri, adattarci che gli altri ci diano lezioni di moralità e buon comportamento davanti ad un pubblico che in nome del profitto subito e immediato svenderebbe la tecnologia, le energie e forze di un paese anche al colonnello Gheddafi. http://generazionep.blog.lastampa.it/generazione_p/2009/06/stage-una-giungla-tra-illusioni-e-sfruttamento-di-marco-patruno.html#comments. Più che mai, il giovane oggi deve aprire gli occhi. Dobbiamo smettere di fissare la strada che calpestiamo, ma guardare avanti e trovare la forza di dire ai nostri “padri”: “ voi avete fallito, ora tocca a noi”.

1 commento:

Unknown ha detto...

VORREI SAPERE CHE COSA E' E COME POSSO TROVARE LA BLACK LIST DEGLI OPERATORI